Tecniche di grounding

Grounding ( letteralmente significa radicamento) è la sensazione di essere stabili, connessi e ancorati alla terra, ed è essenziale per il senso di benessere. 

Nella mia esperienza personale, grounding è un pò sinonimo di embodiment, ossia essere presenti nel proprio corpo, dalla testa fino ai piedi, e sentire che la propria energia si muove verso il basso, mentre allo stesso tempo si riceve il supporto della terra.

Quando siamo ungrounded, potremmo sentirci dissociati dal corpo, non del tutto presenti in questo momento o alcune parti del corpo potrebbero non essere sentite.

Questa difficoltá ad essere presenti in tutto il corpo è verosimilmente il risultato di episodi traumatici (più o meno gravi) del passato, in cui la nostra risposta di difesa preferenziale è quella di attivare il vago dorsale.

Il vago dorsale è responsabile dello shut-down, del collasso, e in una versione meno intensa, della sensazione di non essere del tutto presenti, di trovarsi tra le nuvole o per aria, ma in un modo che é sperimentato come un vero e proprio disagio, un senso di solitudine, abbandono e non appartenenza.

Alcune tecniche di grounding possono aiutarci praticamente a rientrare nel nostro corpo, rioccupare territori abbandonati e soprattutto recuperare il senso di essere un tutto organico, dove i nostri aspetti fisici, emotivi, mentali e spirituali sono integrati e funzionano all’unisono.

È importante praticare le tecniche di grounding più e più volte fino a quando l'abilità diventa automatica e può essere richiamata anche durante i momenti di angoscia. Uno degli  scopi del grounding è quello di portare la persona fuori da qualsiasi momento traumatico stia ricordando.

Gli strumenti di grounding sono innumerevoli ed è importante trovare (e praticare) un paio di modi, che funzionino per noi.

Eccovi alcune tecniche che possono aiutarvi ad essere più radicati, grounded.

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La respirazione addominale o diaframmatica attiva il sistema nervoso parasimpatico (il vago ventrale).

Cosa faccio, se non riesco a respirare sull’addome?

Prova a darti un abbraccio e poggia le mani sulle spalle opposte. Prova a mandare il respiro sulla pancia, mentre con le mani cerchi di far sì che le spalle non si sollevino e rimangano rilassate.

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Se la difficoltà a respirare sull’addome è  dipendente da muscoli addominali particolarmente contratti, una possibilità  è di sdraiarsi per terra e sollevare le gambe su una sedia, posizione che dovrebbe aiutare i muscoli addominali a rilassarsi.

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Respiro Ujjayi

Il respiro Ujjayi, detto anche respiro vittorioso,viene praticato contraendo gentilmente i muscoli della laringe, creando così una leggera costrizione del dietro della gola, che genera una resistenza al respiro e ne facilita l’allungamento.

La restrizione della gola ci dà  l’opportunità di restringere leggermente il flusso dell’aria e ci dà maggior controllo del processo di respirazione, facilitando il rallentamento del respiro. Questo respiro aiuta anche ad attivare il nervo vago.

Il rumore gentile che viene generato in questo respiro diventa un oggetto di concentrazione durante la pratica, e ci aiuta a portare l’attenzione interiormente, possibilmente allontanandoci dalla mente ruminante.

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Respiro dell’ ape, Brahmari

Durante questo respiro emettiamo un suono come se ci fossero delle api che ronzano nella gola. La vibrazione ha un effetto calmante e va a stimolare il nervo vago

Se vi va, potete praticare l’esercizio dei punti di contatto utilizzando la versione guidata che ho registrato

Per essere più grounded, è anche importante dedicare del tempo alla cura della propria persona. Questo significa, prestare attenzione alla propria alimentazione, alla durata e qualità del sonno, ma anche nutrire l’anima facendo giornalmente qualcosa che ci porti gioia.

È importante

  • fare piccole cose che ci facciano sentire più connessi al nostro io più interiore

  • leggere libri che ispirino

  • essere gentile con gli altri

  • passare del tempo fuori, a contatto con la natura

  • camminare a piedi nudi sulla terra ( fonte naturale di elettroni e campi elettrici sottili)

  • mettere le  mani nella terra, per esempio nel giardinaggio

Ricordiamoci anche che una pratica  di Yoga e meditazione giornaliera può aiutarci a farci sentire più grounded. 

Infine, una routine giornaliera costante è come un contenitore stabile che naturalmente agevola il senso di grounding.

Se avete bisogno di aiuto per trovare la tecnica di grounding che fa per voi, o per creare una routine giornaliera sostenibile nel lungo tempo, non esitate a prenotare una sessione gratuita con me

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